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Climate Change

L’impatto locale di una trasformazione globale: la siccità in Piemonte nel 2022

Niente pioggia, maglioni e giacche pesanti nell’armadio. L’inverno del 2022 in Piemonte verrà ricordato come uno dei più caldi e secchi della storia. Più di cento giorni senza una goccia d’acqua e temperature che, mediamente, hanno superato di oltre due gradi i livelli di riferimento, con punte localmente di 4 o 5 gradi. La causa principale di questo fenomeno è stata un’anomala e prolungata permanenza di un anticiclone sull’Europa (solitamente associato al “bel tempo”) che ha determinato un “blocco” naturale nei confronti delle abituali incursioni di aria più fredda e umida dall’oceano Atlantico o dal circolo polare artico, per oltre tre mesi.

Dove

Piemonte - Italia

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Numbers

- 0 TWh

Produzione energia idroelettrica

- 0 %

Calo raccolto di riso biennio 2021-2022

0 cm

Differenza livello di falda biennio 2021-2022

Dal globale al locale

La stagione invernale 2021/22 è stata forse il miglior esempio possibile delle conseguenze che un fenomeno di dimensioni planetarie, come il riscaldamento globale, può causare sul piano locale. L’assenza d’acqua – ad esempio – espone l’economia del settore primario nella pianura padana ad una crisi senza precedenti. Qualcosa che non si è mai registrato, quantomeno nella memoria storica degli imprenditori agricoli del territorio, e che ha costretto a decisioni d’emergenza, comunque non sufficienti a garantire un raccolto pari a quello degli anni precedenti.

Le conseguenze sul territorio

Il lavoro del nostro team è partito dalle risaie del vercellese e novarese, grazie alla collaborazione con l’Associazione d’Irrigazione Est Sesia, ma non si è fermata all’agricoltura. Se il settore primario è quello più esposto nell’immediato, la siccità ha colpito molti altri settori: da quello energetico – con i laghi artificiali svuotati dall’assenza di precipitazioni – alle altre attività economiche che dipendono dall’acqua.

Un approccio che guarda al futuro

In ultima istanza, la nostra squadra ha indagato i potenziali effetti a lungo termine di un cambiamento climatico di questa natura. Il problema, infatti, non è solo limitato a ciò che si può osservare in superficie: a subire gli effetti dell’assenza di piogge sono soprattutto le falde acquifere. Immensi depositi sotterranei che contengono le “scorte” naturali d’acqua e che, al momento, mostrano allarmanti trend di diminuzione.